Veronica Wu
Recensione: Il Lupo del Maine
Aggiornamento: 1 giu

Il Lupo del Maine è l'ultimo librogame edito da Little Rocket Games, scritto da Maurizio De Angelis e illustrato da Federica Vommaro. Si tratta del primo volume di una serie chiamata KillerBook, di formato molto piccolo, quasi tascabile, composto da 160 paragrafi.
Ti avverto, sono pericoloso: ho ucciso tre persone ma tutti credono che siano solo sparite. La gente è così abituata a ignorare gli altri che mi ha reso il compito più facile del previsto. Ma se intendi procedere, sono contento. Mi piace giocare.
TRAMA
Da subito ci viene indicato che non ci troviamo di fronte ad un librogame come tanti altri altri, ma ad un vero e proprio diario autobiografico a bivi in cui ripercorreremo alcuni brutali passaggi della vita del nostro protagonista, un giovane ragazzo di nome Simon, scoprendo ciò che lo ha portato a diventare un assassino. L'oscuro segreto del Lupo, così si fa chiamare, ci verrà rivelato se eseguiremo le opportune scelte e troveremo tutti gli indizi, indicati in corsivo.
MECCANICHE DI GIOCO
Nessuna scheda del personaggio, niente tiri di dadi, niente percorsi alternativi, non sarete protagonisti ma osservatori che dovranno collezionare con attenzione i frammenti di un tenebroso viaggio nella mente di un omicida.
ESPERIENZA DI GIOCO
Il Lupo rompe la quarta parete, si rivolge a noi giocatori direttamente e ci sfida a ripercorrere i suoi passi. Non saremo noi a controllare lo svolgersi degli eventi, dovremo piuttosto entrare nella mente del killer e muoverci come lui avrebbe fatto. Empatizzare con il protagonista non sarà cosa semplice all'inizio, bisognerà andare più avanti con la lettura per comprendere meglio la psicologia del protagonista ed arrivare a indovinare più facilmente il giusto percorso, a costo di fare qualche tentativo in più. Se si compiono le scelte sbagliate, difatti, si raggiungerà prematuramente la morte del protagonista e saremo costretti ad iniziare da capo. Se si percorre la giusta strada e vengono trovati tutti gli indizi per poter risolvere "l'enigma", giungeremo al capitolo conclusivo in cui ci verrà rivelato il segreto di Simon. Il proposito di questo sistema di gioco è decisamente interessante ma, a mio parere, non sfruttato al massimo del suo potenziale, poiché i dettagli della storia che consentono di raggiungere il paragrafo finale segreto sono slegati dalla narrazione, non trovando un buon equilibrio tra meccanica e narrativa.
La scrittura è piuttosto buona, irriverente, incalzante. Le scene di violenza sono esplicitamente descritte, si affrontano senza mezze misure e con coraggio tematiche dure, questo lo rende un libro non adatto ai più piccoli o ai deboli di cuore. Le atmosfere sono quelle dei film slasher anni '90 e la trama è godibile seppure non spicchi per originalità (come spesso accade anche nei prodotti cinematografici del genere).
Ho apprezzato particolarmente le illustrazioni di Federica Vommaro, che sembrano uscite da un fumetto stile Noir perfetto per l'ambientazione del librogame.
La rigiocabilità non è altissima, vuoi per il numero limitato di paragrafi, vuoi perché se per fortuna o per intuito si imbocca presto il giusto percorso alla sua fine il libro non avrà altro da offrire.

Ho apprezzato molto l'idea di fondo di questo librogame, che può sicuramente evolvere sia in termini di contenuto che di forma (ricordo che si tratta di un primo capitolo di una serie), ma sicuramente i presupposti sono molto buoni.
Il Lupo del Maine (2022)
Autore: Maurizio De Angelis
Editore: Little Rocket Games
Genere: Thriller
Paragrafi: 160
Meccaniche di Gioco: Storia a bivi